Solo al comando


Amnesty International denuncia la più ampia ondata di arresti di massa in Egitto dall’arrivo al potere del presidente al-Sisi. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)

Amnesty International l’ha definita “la più grande ondata repressiva dall’arrivo al potere di Al-Sisi”: è quella messa in atto dalle autorità egiziane a partire dallo scorso 20 settembre e che ha portato finora all’arresto di oltre 2300 persone, tra cui più di cento minorenni. Avvocati per i diritti umani, giornalisti, attivisti, esponenti politici, ma anche soltanto manifestanti pacifici: una stretta che, se arriverà a giudizio, darà luogo al più grande procedimento penale della storia egiziana per fatti relativi a manifestazioni di piazza. Secondo Amnesty “Il governo ha orchestrato questa campagna repressiva per abbattere il minimo segnale di dissenso: chiunque sia considerato una minaccia sarà colpito”.