Negli ultimi due anni sono stati uccisi meno inviati di guerra, ma più giornalisti d’inchiesta. Lo dicono le Nazioni Unite. Il servizio di Paolo Andruccioli.
Nel biennio 2018-2019 è diminuito il numero di reporter uccisi in zone di guerra (67), mentre sono aumentati i giornalisti assassinati per i loro lavori di inchiesta: corruzione nella politica, violazioni dei diritti umani e reati ambientali (89). Il dato emerge dal rapporto sulla sicurezza degli operatori dell’informazione pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Per quanto riguarda il giornalismo d’inchiesta le percentuali ci dicono che ormai sei omicidi su dieci avvengono in regioni non in guerra. Un dato confermato anche dal Paese che detiene il primato: il Messico, con 25 professionisti assassinati nel periodo di tempo considerato.