Giocare dentro. Torna la campagna “Carceri aperte”: per tutto il mese di giugno negli istituti penitenziari italiani, si disputa “La Partita con papà”, l’atteso incontro tra papà detenuti e i loro figli con la possibilità di giocare e condividere un momento ludico. L’iniziativa quest’anno coinvolge anche le donne detenute nel carcere di Rebibbia.
Nel corso dell’intero mese di giugno 2022, negli istituti penitenziari italiani, si disputa La Partita con papà, l’atteso incontro tra papà detenuti e i loro figli, all’interno della annuale campagna Carceri aperte, che può far accedere negli istituti le famiglie, dopo due anni di sospensione a causa della pandemia.
La possibilità di giocare con il proprio papà e di condividere questo momento ludico, normale per tutti gli altri bambini, risulta eccezionale per questi bambini e le loro famiglie e rimane a lungo nella loro memoria.
La Partita con papà è organizzata da Bambinisenzasbarre in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
La Partita con papà e Carceri aperte si inscrivono, come ogni giugno, nella Campagna europea Non un mio crimine ma una mia condanna del network COPE (Children Of Prisoners Europe). La Campagna vuole sensibilizzare sul tema dell’inclusione sociale e delle pari opportunità per tutti i bambini e ha l’obiettivo di portare in primo piano il tema dei pregiudizi di cui spesso sono vittime i 100 mila bambini in Italia (2,2 milioni in Europa) che hanno il papà o la mamma in carcere e sono emarginati. Questi bambini vivono in silenzio il loro segreto del papà recluso per non essere stigmatizzati ed esclusi.
Bambinisenzasbarre ha lanciato La partita con papà nel 2015. L’iniziativa è partita con l’adesione di 12 istituti, 500 bambini e 250 papà detenuti e si è tenuta tutti gli anni fino al 2019, quando sono state giocate 68 partite in altrettante carceri e città, da Belluno a Palermo, coinvolgendo gli agenti della polizia penitenziaria, gli educatori, 3150 bambini e 1700 genitori detenuti.