Tsunami sociale


Per l’emergenza sanitaria a rischio lavoro e welfare. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

L’emergenza Coronavirus rischia la rottura della coesione sociale. Uno tsunami si sta abbattendo su un sistema già fragile nella protezione e nell’inclusione degli esclusi e delle fasce più deboli. Lo denuncia il Forum Disuguaglianze Diversità che chiede di non perdere tempo: “agire solo a tutela di alcune categorie d’individui – è scritto in una nota – magari di quelli che hanno una voce più forte, sarebbe profondamente errato e ingiusto. Secondo requisito cruciale è che le misure adottate siano di attuazione semplice e tempestiva: intervenire senza effetti certi e immediati, infatti, sarebbe fatale”. In particolare la situazione più esplosiva riguarda la cooperazione sociale con i servizi socio-sanitari al collasso. Sono 6 milioni gli italiani che vedrebbero annullati i servizi di welfare e 300mila i lavoratori che assistono disabili, anziani, minori, sofferenti psichici, malati gravi, migranti e soggetti deboli a rischio occupazione. L’Alleanza delle cooperative sociale chiede un Piano nazionale per salvare questa parte del Paese per il quale restare a casa non è sufficiente. Fate presto, fermate lo tsunami prima che sia troppo tardi.