Tutti per uno


Palazzo San Giacomo, a Napoli, ha ospitato il convegno dedicato ai primi dieci anni dell’Afro-Napoli United: la seconda squadra partenopea è una cooperativa dilettantistica nata per la promozione dell’integrazione sociale attraverso lo sport. In occasione dell’anniversario il Comune ha promesso la disponibilità di nuovi campi in città e del San Paolo in caso di playoff.

”È stato un viaggio di dieci anni nelle culture e nelle vite delle centinaia di persone che sono state con noi – ha detto il presidente dell’Afro-Napoli United, Antonio Gargiulo – Il nostro sogno resta quello di giocare a Napoli ed io mi auguro che il prima possibile si possa avere un campo in città, perché se dobbiamo essere la seconda squadra di Napoli è giusto che si giochi in città”. Immediata la risposta dell’assessore Ciro Borriello: “Era giusto essere qui per festeggiare i primi dieci anni di questa bellissima storia. Una storia che sembra un film che ha già un lieto fine, perché l’Afro-Napoli è diventata un esempio per tutti. Credo che noi come amministrazione vi dobbiamo molto. Continueremo a starvi vicino. I campi ci sono e da novembre ne avremo molti in periferia a disposizione. Poi giocheremo anche al San Paolo, l’ho detto più volte. Nel caso di playoff, lo stadio è a disposizione”. Dall’assessore Laura Marmorale una riflessione più ampia sull’impatto che il progetto Afro-Napoli ha avuto sulla società “Io credo che questa esperienza sia uno specchio, perché questa esperienza di sport, di vita e d’aggregazione riesce a riflettere tutto quello che la società intera, in questo paese, non è in grado di fare. Non riesce a far fare sport a livello agonistico a chiunque ne abbia capacità, non è in grado di consentire un permesso di regolarizzazione normale per le persone, ma si danna l’anima perché ci sono troppi clandestini. Se noi creassimo un gioco da tavola con il percorso legale stabilito dal governo di regolarizzare in questo paese non riusciremmo mai ad arrivare alla fine del gioco”.