Una vera bomba sociale


5,7 milioni di lavoratori a rischio povertà entro il 2050. L’allarme in uno studio di Censis e Confcooperative. Il servizio di Giuseppe Manzo.

 

Il ritardo nell’ingresso del mondo del lavoro, la discontinuità nella retribuzione, il fenomeno del precariato, dei Neet, del cosiddetto working poor e del “lavoro gabbia”: è questo mix di fattori che sta creando in Italia la vera “bomba sociale”. Quella di circa 5,7 milioni di lavoratori che, se la tendenza non dovesse essere invertita, rischiano di alimentare il numero già alto di poveri in Italia, entro il 2050. L’allarme è contenuto nel focus realizzato da Censis e Confcooperative dal titolo: “Millennials, lavoro povero e pensioni: quale futuro?” e presentato oggi a Roma. Lo studio sottolinea come nel prossimo futuro le nuove povertà, determinate dalle pensioni basse, saranno aggravate dall’impossibilità dei lavoratori di contare sulla previdenza complementare come secondo pilastro pensionistico. “Queste condizioni hanno attivato una bomba sociale che va disinnescata. Lavoro e povertà sono due emergenze sulle quali chiediamo al futuro governo di impegnarsi con determinazione, per un patto intergenerazionale che garantisca ai figli le stesse opportunità dei padri.