Volontariato 2.0


Nascono nuove applicazioni e si moltiplicano siti web e social network finalizzati a mettere in contatto organizzazioni non profit e cittadini per una nuova solidarietà che diventa sempre più flessibile. Ce ne parla Anna Monterubbianesi. Si può distribuire cibo ai senza fissa dimora, insegnare l’italiano agli stranieri, fare assistenza agli anziani o donare un sorriso ai bambini malati, e farlo solo per qualche ora. Con una media di due o tre volte al mese. “Volontari liquidi”, vengono chiamati così tutti coloro che decidono di donare il proprio tempo e il proprio impegno, ma che non possono garantire una presenza costante. Si prende lo smartphone o si consulta il web per scoprire il calendario delle richieste; quindi si mette a disposizione il proprio tempo prenotandosi su vere e proprie piattaforme del volontariato. Cambiano le modalità di fare volontariato, ma le motivazioni e la responsabilità restano le stesse! Le applicazioni gratuite realizzate da associazioni, ong ed enti non profit allo scopo di promuovere il volontariato sono già una trentina.