Il rapporto sulla libertà di stampa nel mondo vede arretrare l’Italia di 24 posizioni. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Reporter senza Frontiere ha stilato la classifica della libertà di stampa nel mondo e la situazione sembra essere peggiorata in due terzi dei 180 paesi censiti.
Il 2014 è stato un anno nero per i giornalisti: 85 sono stati uccisi, 800 arrestati, 168 sequestrati.
Tra i criteri di valutazione del rapporto c’è la relazione tra giornalismo e potere e le difficoltà contro cui i reporter devono cimentarsi, come la narrazione nelle zone di guerra.
I paesi più liberi si confermano Finlandia, Norvegia e Danimarca, mentre la maglia nera va a Turkmenistan, Corea del Nord ed Eritrea.
L’Italia precipita al settantatreesimo posto, mai così in basso: a pesare, per il nostro paese, le minacce mafiose e i procedimenti per diffamazione ingiustificati.