Europa al voto: il ruolo strategico dell’economia sociale

Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Fabio Piccolino

In vista del voto dell’8 e 9 giugno il Forum terzo settore continua il suo confronto con candidati e programmi per il futuro parlamento europeo. Il continente è al bivio sul tema dell’economia, della povertà e del lavoro. In Europa sono attivi 2,8 milioni di soggetti dell’economia sociale, che impiegano complessivamente 13,6 milioni di persone, impegnate ad affrontare sfide importanti per le nostre società. I settori interessati sono vari, si va dai servizi sociali e di assistenza fino all’edilizia abitativa, alle attività ricreative e all’energia a prezzi accessibili; sono coinvolte società cooperative o mutualistiche, associazioni senza scopo di lucro, fondazioni e imprese sociali. Ascoltiamo Pietro Barbieri, componente del Cese – Comitato economico e sociale europeo:

 

 

Al centro dell’economia sociale ci sono le imprese sociali che hanno assunto un ruolo sempre più attivo. Il Piano d’azione europeo per l’economia sociale si pone l’obiettivo di porre condizioni favorevoli per lo sviluppo dell’economia sociale, il cui potenziale è sottoutilizzato e rimane sconosciuto a molti. Ascoltiamo Eleonora Vanni, Consulta Impresa sociale del Forum terzo settore:

 

Altro tema per la prossima legislatura europea è la povertà. Sul piano sociale l’Europa si è dotata di alcuni strumenti e spinge per colmare divari e disuguaglianze ma servono anche strumenti ad hoc per le fasce sociali fragili e vulnerabili. Ascoltiamo Antonio Russo, portavoce Alleanza contro la povertà:

 

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