Nucleare? No, grazie

 

Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Giuseppe Manzo

A volte ritornano o forse non se ne sono mai andati. Gli ultrà del nucleare che nel 2011 fu bocciato dal 95% degli italiani con il Referendum sono tornati. La questione si lega con dinamiche internazionali che riguardano le politiche energetiche e la tassonomia europea che include nucleare e gas come fonti sostenibili. Da una parte c’è la Francia che preme per questo inserimento mentre la Germania interessata al gas dopo aver detto no al nucleare.

A fine 2021 le principali associazioni come Greenpeace, Legambiente e WWF si sono rivolte al ministro Cingolani e tutto il governo italiano: “portino nella discussione europea sulla nuova tassonomia verde una posizione chiara e avanzata che non ceda alle lobby del gas fossile e del nucleare. Tornare a parlare di nucleare è un esercizio davvero inutile e un dibattito sterile”. Ascoltiamo il presidente di Legambiente Stefano Ciafani

 

I fautori italiani della tassonomia europea dicono che “Contro il caro bollette il nucleare e il gas garantiscono meno inquinamento e bollette meno care”. Ma è davvero così? L’aumento esponenziale fino al 51% per l’energia elettrica e al 40% del gas non solo rende ancora più grave le condizioni di reddito per le famiglie italiana ma pone un grave problema per il futuro sotto il profilo ambientale. Ascoltiamo il presidente di Federconsumatori Michele Carrus

 

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