Audio

Grs week: il welfare non è lusso

 

Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Giuseppe Manzo

 

L’autunno è la stagione della manovra economica: la legge finanziaria decide quante risorse vengono ripartite nel bilancio dello Stato. Il welfare è da alcuni anni il settore più discusso e soprattutto dimenticato, tra tagli e carenza di servizi per le fasce più deboli. Nel documento varato dal Governo sono previsti fondi per le pensioni, per le famiglie e per la maternità. Ce ne parla nel dettaglio la scheda a cura di Giovanna Carnevale:

 

Il 15 ottobre il Consiglio dei ministri ha varato la legge di Bilancio 2017, che nelle prossime settimane passerà in Parlamento per essere approvata definitivamente entro l’anno. Si tratta di una manovra economica da 27 miliardi di euro, di cui circa 3 tre miliardi riguardano pensioni e welfare. Fra le principali novità della prima versione della finanziaria l’anticipo pensionistico, che potrà essere chiesto a partire dai 63 anni d’età (invece che dai 67) e con 20 anni di contributi. L’assegno mensile sarà ricevuto attraverso un prestito bancario, che dovrà essere restituito nei successivi venti anni con trattenute di circa il 5% per ogni anno di anticipo.

Un altro capitolo rilevante è quello che riguarda il cosiddetto bonus bebè: la famiglia con un bambino nato dal 1 gennaio 2016 avrà diritto a mille euro all’anno per pagare le rette dell’asilo nido pubblico o privato. Per le donne che hanno raggiunto il settimo mese di gravidanza, poi, Arriva il “premio alla nascita“: a partire dal nuovo anno potranno fare domanda per ottenere 800 euro in un’unica soluzione. 600 milioni saranno destinati all’accoglienza ai migranti. Infine zero tasse universitarie per gli studenti con Isee al di sotto dei 13mila euro.

 

 

Eppure tanti sono i servizi e gli ambiti in piena sofferenza. Nelle grandi città i servizi socio-sanitari subiscono tagli da diversi anni. Napoli è ancora una volta scenario di proteste per l’assistenza alle persone con disabilità e ai non autosufficienti. E nelle prossime settimane il terzo settore campano scenderà di nuovo in piazza, cinque anni dopo le mobilitazioni del comitato Il welfare non è un lusso. Ascoltiamo le ragioni della protesta da Toni Nocchetti di Tutti a scuola.

 

(audio)

 

Le criticità non si fermano qui. Le misure di contrasto alla povertà sono oggetto di polemiche in questi giorni perché dalla manovra sono spariti i 500 milioni della misura a sostegno dei poveri prevista per il 2017. Per il Coordinamento di lotta alla povertà “questa manovra non passerà alla storia” mentre l’Alleanza contro la povertà aveva chiesto un Piano da 7 miliardi. Il Forum nazionale terzo settore ha presentato un “piano industriale per il welfare”, a partire proprio dalla lotta alle disuguaglianze. Ascoltiamo Pietro Barbieri, portavoce del Forum.

 

(Audio)

 

L’eredità di Franco Basaglia

Sono Trascorsi 40 anni dalla legge 180 nata dalle idee illuminate e visionarie di Franco Basaglia psichiatra che ha creato un nuovo modo di concepire la follia e di prendersi cura delle persone che la vivono. La legge 180 ha dato dignità ai malati prevedendo un sistema di cure ma soprattutto il reinserimento del malato nel contesto sociale sostenuto dalla famiglia e dalle relazioni con gli altri. Una vera e propria rivoluzione che rese Franco Basaglia un precursore: non a caso la sua figura è stata scelta dalla Fondazione con il Sud per chiudere la manifestazione ‘un futuro mai visto’ voluta per festeggiare 10 anni di attività. Un ciclo di cinque incontri che da giugno hanno animato diverse città italiane intorno alle figure di persone straordinarie da Danilo dolci ad Adriano Olivetti da Renata fonte a don Milani che hanno trasformato l’Italia lasciando un segno nei campi dell’istruzione, dei diritti sociali, dell’educazione, nella valorizzazione delle ricchezze dei territori.
Ma che senso ha parlare oggi di Basaglia? Lo abbiamo chiesto a Maria Grazia Giannichedda, presidente della Fondazione Franco e Franca Basaglia, e tra i protagonisti dell’evento di chiusura in programma a Venezia sabato 22 ottobre.
Oggi diversi passi avanti sono stati fatti sul tema della malattia mentale ma c’è ancora molto da fare per un fenomeno che interessa sempre più italiani. Le principali problematiche legate alla malattia mentale interessano circa un terzo della popolazione italiana, mentre il disagio psichico è in aumento con una crescita di oltre un milione di persone affette da disturbi legati in modo particolare all’ansia e alla depressione.
Con la legge 81 del 2014 si è fatto un enorme passo avanti anche sul tema della detenzione e dell’isolamento delle persone affette da disturbi mentali, grazie al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari in favore di soluzioni che puntano al reinserimento e all’accoglienza, come nel caso dei percorsi territoriali e delle residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria. Occorre costruire sempre più luoghi dedicati alla socialità per difendere il diritto alla cittadinanza da cui sono ancora esclusi non solo i malati mentali ma anche altri gruppi sociali come i poveri o i rifugiati. Ce lo spiega Stefano Cecconi del Comitato nazionale stop opg.