Bentrovati all’ascolto di Grs week di questa settimana. In studio Elena Fiorani, ha collaborato Giovanna Carnevale.
Se l’Italia brucia non date la colpa al caso. E neppure la variabile clima, leggi: l’ondata di caldo dell’ultimo mese, basta a giustificare una raffica di incendi senza precedenti. Ecomafie e piromani sono in agguato e si fa poco, troppo poco, per fermarli. Gli incendi sono prevedibili, dice Legambiente nel suo Dossier 2017 e chiama in causa le responsabilità delle Regioni, in forte ritardo nell’approvare i piani di incendi boschivi. Anche governo e Comuni si assumano le loro responsabilità. Da metà giugno ad oggi sono 26.024 gli ettari di superfici boschive andati in fumo, pari al 93,8% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016.
Ascoltiamo Rossella Muroni, presidente di Legambiente:
C’è una terra, nella provincia di Napoli, che al fuoco è abituata ma non assuefatta. E anche se la chiamano Terra dei Fuochi, non c’è rassegnazione. Ancora notti di fuochi e veleni. Tra i cittadini cresce la rabbia di fronte allo stallo istituzionale e alla poca visibilità della situazione sui media nazionali
Bentrovati all’ascolto del grsweek da Anna Ventrella e Clara Capponi.
Estate, stagione della vita nel pieno delle varie declinazioni ma anche stagione degli abbandoni. Troppo spesso, infatti, si assiste inermi ad un fenomeno che tutto ha tranne che il diritto alla vita: l’abbandono di animali, presenze indispensabili quanto ingombranti, poiché divenuti un peso da portare con sé.
Allora può accadere che, con la stessa facilità con cui è stato accolto, il cane, il gatto o qualsiasi altro animale, venga abbandonato, a volte in luoghi talmente lontani e irraggiungibili, che non permettono nessun tipo di ritrovamento e quindi di sopravvivenza.
Sul tema dell’abbandono abbiamo sentito Ilaria Innocenti, responsabile LAV, area animali familiari.
[sonoro]
Ma sentiamo Clara Capponi nell’approfondimento:
“Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. Sono dati molto allarmanti, ma da oggi qualcosa sta cambiando, innanzitutto dal punto di vista legislativo, in quanto, secondo le disposizioni della Legge 189/2004, l’abbandono è stato riconosciuto come un reato punito con l’arresto fino a un anno o con una multa fino a 10.000 euro. Con l’introduzione dell’obbligo del microchip sottocutaneo per animali e dell’anagrafe canina, si ha un reale contributo per rintracciare e localizzare gli animali abbandonati e i rispettivi padroni. Le punte massime di animali abbandonati si registrano nel periodo estivo (25-30%), quando la partenza per le vacanze pone davanti l’annoso problema di dove lasciare quell’essere divenuto di colpo ingombrante.
Ma non è l’estate l’unica causa di abbandono: oltre il 30% dei cani viene abbandonato subito dopo l’apertura della stagione venatoria, perché il cane non è ritenuto bravo a cacciare.”
Il reato di abbandono si estende anche alle specie esotiche per le quali oggi è pienamente vigente un regolamento europeo che impone l’eradicazione delle specie aliene e invasive cioè, che creano un impatto negativo sugli interessi umani.
Un comportamento corretto è quello di evitare i premi tipo pesci o tartarughine (di cui alcune specie sono vietate) visto che si parla di esseri senzienti.
Indispensabile quindi una maggiore informazione e collaborazione da parte dei cittadini e più controllo sui territori come ci spiega Ennio La Malfa, Presidente nazionale dell’Associazione Guardie zoofile.
[sonoro]
Quindi, se si vuole contribuire davvero a porre un freno e far applicare le sanzioni previste e fermare gli abbandoni , occorre essere più responsabili prima di adottare un animale nella propria famiglia, e utilizzare maggiori strumenti di informazione e sensibilizzazione al fenomeno. Ricordiamo che in caso di avvistamento di un animale abbandonato, bisogna denunciare immediatamente il ritrovamento a tutte forze dell’ordine (Carabinieri/Polizia di Stato/Corpo Forestale, polizie locali) o raccogliere tutti gli elementi necessari ad individuare i responsabili dell’abbandono.
Ed è tutto per notizie e approfondimenti sul sociale www.giornaleradiosociale.it
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