Archivi categoria: Diritti

Welcome rifugiato


fence-978138__180Arriva a Modena un percorso informativo e formativo rivolto a famiglie interessate ad accogliere rifugiati e richiedenti asilo. Il progetto nasce dalla partnership del mondo associativo con il Comune. L’ospitalità ha una durata di sei mesi e prevede l’accompagnamento guidato verso l’autonomia e processi di integrazione.

 

A disposizione 65 posti di accoglienza per richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale. Complessivamente durante l’anno vengono accolte circa 110 persone di cui la maggioranza sono giovani con età inferiore ai 30 anni, provenienti soprattutto da Afghanistan, Mali e Siria. «WelcHome» nasce sulla scorta di analoghe esperienza condotte in altre città, Torino innanzitutto, e intende sperimentare un percorso di accoglienza che pone al centro le relazioni e la solidarietà. Ai nuclei familiari che si propongono verrà assicurato il supporto informativo e formativo iniziale, un sostegno continuativo di consulenza e potrà essere fornito un rimborso spese. Al progetto partecipano Arci Modena, associazione Amazzonia Sviluppo, associazione Porta Aperta, associazione Servizi Volontariato Modena, Associazioni straniere e comunità religiose di Modena, Caritas Diocesana, Consulta comunale delle Politiche familiari, solidali e della Coesione sociale, Forum delle Associazioni Familiari, Forum Terzo Settore, Rete Famiglie per l’Accoglienza. Inoltre, l’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Rete delle associazioni modenesi a sostegno delle famiglie per l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo. www.comune.modena.it

Fuori tutti!


door-655235__180È quanto sta accadendo a Roma da alcuni giorni. Il commissario del Comune, Francesco Paolo Tronca, sfratta associazioni e onlus dagli immobili comunali. Sotto la scure capitolina finiscono importanti realtà che operano nella città da decenni.

 

E’ l’effetto scandalo affittopoli. Sono già arrivate le lettere di avviso sgombero. A queste associazioni di volontariato si chiedono addirittura gli arretrati, come ad esempio al Grande Cocomero, per un’ammontare di 112 mila euro. “Abbiamo sempre pagato i bollettini, circa 300 euro al mese, chiesto negli anni un contratto regolare, invece in base al valore di mercato dell’immobile, 1250 euro, il comune ci chiede il mancato introito degli ultimi tre anni di concessione, ci risulta una morosità di 27 mila euro, ma non applica lo sconto dell’80%, l’agevolazione dovuta a chi fa un servizio sociale” spiega Giovanni Giustiniani di ‘A Roma, insieme. “Non possono non sapere chi siamo, il comune paga ogni anno l’Atac per fornirci il pulmino con cui tutti i sabato portiamo in gita i bambini del nido di Rebibbia” prosegue. “Se tutte queste situazioni sono irregolari la colpa è anche del padrone di casa, il comune è responsabile, non ha saputo gestire il proprio patrimonio immobiliare” replica Lorenzo Manni, volontario del Grande Cocomero. “Fanno porcate e pretendono di avere un’immagine pulita, ma stavolta lo scempio è lampante” chiosa Graziana Bastelli, anima de il Grande Cocomero e capo sala al reparto di Neuropsichiatria infantile del Policlinico.

In pace


pietro-pinnaA 89 anni ci ha lasciato Pietro Pinna, fondatore del Movimento nonviolento. È ricordato come il primo obiettore di coscienza “politico” italiano. Dal suo rifiuto dell’uso delle armi, che gli costò anni di carcere, ha preso il via la campagna per la nascita del servizio civile. Organizzò con Aldo Capitini la prima marcia Perugia-Assisi.

 

Nato nel 1927 a Finale Ligure (SV), di origine sarda, Pinna è ricordato come il primo obiettore di coscienza “politico” italiano. Dalla sua personale scelta nonviolenta e di rifiuto dell’uso delle armi, per la quale subì due processi militari e dovette scontare vari mesi di carcere militare prima di essere riformato per motivi medici, nascerà una campagna sostenuta da molti intellettuali, come Aldo Capitini, giuristi e uomini politici che porterà alla ribalta del dibattito pubblico italiano la questione dell’obiezione di coscienza e del servizio civile “alternativo”. Con Capitini, filosofo antifascista considerato il “Gandhi italiano”, Pinna organizzerà la prima Marcia della Pace Perugia-Assisi nel 1961 e successivamente fonderà nel 1962 il Movimento Noviolento e nel 1964 la rivista “Azione nonviolenta”, della quale è stato fino ad oggi direttore responsabile. “Capitini e Pinna si resero conto che se si voleva incidere sull’avanzamento di una proposta di pace occorreva darsi una struttura organizzativa. Da qui l’idea di fondare il Movimento Nonviolento, che incentra le sue prime azioni fondative, portate avanti con i Gruppi d’Azione Nonviolenta (G.A.N.), nel riconoscimento del diritto dell’obiezione di coscienza attraverso una legge”, ci dice Pasquale Pugliese, della Segreteria nazionale del Movimento Nonviolento.

Oltre le sbarre


carcere9879879La stato di salute dei nostri carceri in due imminenti report. Ce ne parla Clara Capponi.

 

Tempo di bilanci per il sistema carcerario italiano. Una realtá che conta 53.495 detenuti di cui 4 mila in esubero rispetto alla capienza regolamentare degli istituti. La fotografia del fenomeno sarà illustrata dall associazione antigone domani a roma. mentre il Centro Astalli il 19 aprile presenterà il report annuale con il racconto di un anno di attività in favore di richiedenti asilo e rifugiati.
Si tratta infatti di Numeri che segnano un’emergenza a cui è necessario porre soluzione ma anche per il governo pare che sia la volta buona . la prossima settimana si terranno a Rebibbia gli stati generali dell’esecuzione penale. L’obiettivo sembra quello di abbassare i costi, stimati in 3 miliardi l’anno, e introdurre un’idea diversa di carcere, finalizzata ad “abbassare il livello di recidiva, che in Italia è il più alto d’Europa ampliando l’esecuzione penale all’esterno del carcere”.

Diritto allo studio


studiare-eA Bologna 20 i ragazzi africani in attesa del permesso di soggiorno per asilo politico o umanitario hanno potuto iscriversi ai corsi dell’ateneo. L’università ha approvato una misura della Commissione Europea con esonero totale dei contributi per l’anno accademico in corso.

 

Grazie al nuovo provvedimento, quindi, potranno iscriversi ai corsi singoli dell’Alma Mater non più solo gli studenti con un permesso di soggiorno per “asilo politico” o “asilo umanitario”, ma anche quelli in possesso di un permesso per “attesa asilo politico” o per analoghe finalità, presentando il solo titolo di studio (o una sua certificazione).A partire dal prossimo gennaio, le undici Scuole dell’Ateneo saranno al lavoro per facilitare l’accesso degli studenti richiedenti asilo alle singole attività formative dell’università, mentre l’international desk dell’Area relazioni internazionali organizzerà una serie di attività di orientamento. Ai nuovi studenti sarà fornita inoltre la possibilità di iscriversi gratuitamente ai corsi di italiano del Centro linguistico di Ateneo. Sono già state accolte 4 richieste.

Affido possibile


affido-minoriAccorato appello del Forum delle associazioni delle famiglie in occasione dell’audizione alla commissione Giustizia della Camera, a proposito di riforma della normativa. “Salviamo la legge 184 – dicono – e il bambino resterà soggetto di diritti”.

 

“Siamo fermamente convinti , afferma il Forum, che debbano essere mantenuti i requisiti previsti dall’articolo 6 della legge n. 184/1983: solo così un bimbo non rischia di diventare un oggetto di diritti, ma resta un soggetto di diritti”. Il Forum delle associazioni delle famiglie, sostiene che “La lunga esperienza maturata in questo ambito è una conferma che il bene per un minore, soprattutto quando è segnato da una storia difficile, è di crescere in una famiglia con un padre e una madre uniti da un rapporto stabile. Crediamo anche che sia importante rilanciare la cultura dell’accoglienza per tutti quei bambini che, oggi, in Italia non hanno ancora una famiglia”. Per il Forum è importante evitare fughe in avanti: la legge su adozione e affido si può migliorare in alcune piccole parti, ma l’impianto generale che mette al centro il bambino e non l’adulto, va preservato.

Fuori servizio


stock-photo-42143500-gavel-on-sounding-blockDal 31 maggio tutti i giudici di pace, i magistrati onorari di tribunale e i viceprocuratori onorari decadono. È quanto prevede la legge delega in materia di riforma organica recentemente approvata dal Senato.

 

È fissata per il 31 maggio prossimo la data relativa alla scadenza del mandato per giudici di pace, giudici onorari di tribunale e per i viceprocuratori onorari. Tali magistrati, attualmente in servizio, decadranno automaticamente, né sarà possibile la nomina di nuovi magistrati onorari, in sostituzione dei precedenti, visto che, per legge, ed in assenza dell’approvazione della riforma della magistratura onoraria, le attuali figure di magistrati onorari, previste nell’ordinamento giudiziario, spariranno definitivamente. Ma il segretario generale dell’Unione nazionale dei giudici di pace, Alberto Rossi, non è d’accordo ed afferma che , visto i tempi lunghi per l’attuazione della legge delega, previsti in un anno,
“è necessario che il governo provveda immediatamente, con decreto legge, alla proroga di tutti i giudici di pace e i magistrati in servizio, almeno sino all’entrata a regime della riforma della magistratura onoraria, tenuto conto che, trattandosi di legge delega, la riforma dovrà essere attuata con decreto legislativo e non ci sono i tempi tecnici per completare l’iter legislativo entro il 31 maggio”.

Good Deeds Day


Per due giorni i cittadini si attivano per un gesto di solidarietà. L’iniziativa internazionale in programma da oggi a domenica in 70 paesi e che a Roma è curata dai CSV del Lazio Cesv e Spes. Tanti gli appuntamenti in programma consultabili su insiemeperilbenecomune.org.

 

Centinaia di iniziative aperte a tutti i cittadini animeranno Roma dall’8 al 10 per il Good Deeds Day 2016, una giornata mondiale di attivazione sociale in cui il mondo riscopre la sua anima solidale e civile. Sabato 9 ogni cittadino potrà impegnarsi per una città più bella e più solidale partecipando a una delle iniziative in programma registrandosi sul sito www.insiemeperilbenecomune.org. La manifestazione, guidata a Roma dai CSV del Lazio prevede le attività di volontariato più svariate: pulire aree verdi o strade, organizzare collette alimentari, visite culturali, incontri fra culture e religioni diverse, offrire un segno di prossimita’ verso persone emarginate e sole sono alcune delle iniziative proposte dall’organizzazione. E’ possibile aderire a una delle attività in programma andando sul sito www.insiemeperilbenecomune.org.

Ecco il motore del volontariato italiano


mamanetPresentato il Report annuale delle attività dei CSV. 500 mila servizi di ogni genere per quasi 44 mila associazioni, 50 mila cittadini e 158 mila studenti. Oltre 9 mila le organizzazioni socie. Il commento del presidente Stefano Tabò.

 

A 20 anni dall’inizio delle attività del primo dei 71 CSV oggi operanti in Italia, il documento fotografa un volume di dati impressionante sulle persone, le tipologie di servizi e le risorse utilizzate per il funzionamento di un sistema che si può ormai definire il “motore” del volontariato italiano. Un motore che è spesso l’unica risorsa sempre disponibile per migliaia di organizzazioni generalmente piccole, poco strutturate e pressoché prive di risorse economiche.
Con una rete di oltre 370 sportelli presenti in tutte le regioni, nel 2014 i CSV hanno infatti fornito gratuitamente, grazie alle risorse delle Fondazioni di origine bancaria, oltre 500 mila servizi a 43.823 associazioni (di queste, 31.347 sono organizzazioni di volontariato) e 50 mila cittadini.
Un patrimonio unico ed eterogeneo di esperienze che vanno dalla formazione con più di 2 mila iniziative realizzate, alle oltre 95 mila consulenze offerte in materia fiscale giuridica e amministrativa, fino alla concessione di 16 mila mq di spazi ad uso esclusivo delle associazioni che hanno bisogno di una sede operativa.
Uno degli obiettivi principali dei CSV resta la promozione della cultura del volontariato, soprattutto fra i giovani, come dimostrano i numeri: 158.709 studenti di 1.478 istituti scolastici di ogni ordine e grado, coinvolti in percorsi realizzati in collaborazione con 2.592 organizzazioni di volontariato.
Una mole di servizi in crescita, nonostante la progressiva diminuzione delle risorse a disposizione (-20% tra il 2011 e il 2014) Un dato che desta preoccupazione alla luce del significativo ampliamento delle attività dei CSV previsto dal Ddl di riforma del Terzo settore appena approvato al Senato, che assegna ai Centri il compito di “promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari italiani in tutti gli enti del terzo settore”.

Roma non si vende


roma-non-si-vendeGiù le mani dagli spazi sociali: dopo la manifestazione del 19 marzo continua la protesta di associazioni e centri sociali a rischio chiusura a seguito della rivalutazione economica degli spazi pubblici voluta dal Commissario Tronca. Obiettivo è una Carta per ripensare l’amministrazione del patrimonio comune.