Sono 72 le persone senza dimora che risiedono in appartamenti diffusi sul territorio bolognese e di Rimini pagando un piccolo contributo per l’affitto. A un anno e mezzo dall’attivazione il progetto del comune di Bologna insieme a le associazioni Piazza grande e Giovanni XXIII mira al recupero sociale e alla riduzione dei rischi per le persone in difficoltà.
Pericolose barriere
Sono 190mila i sordociechi in Italia e il 60% è costretto a restare chiuso in casa. A rilevarlo la ricerca promossa dall’Istat e dalla Lega del Filo d’Oro. Sette su dieci hanno difficoltà ad essere autonomi nelle più semplici attività quotidiane come lavarsi, vestirsi, mangiare, uscire da soli. Tra i principali ostacoli, inoltre, l’utilizzo dei mezzi di trasporto e l’accesso agli edifici pubblici.
Giustizia è fatta
Una sentenza della Cassazione ha sancito l’adozione del figlio del partner nelle coppie omosessuali. La cosiddetta “stepchild adoption”, rimasta fuori dalla legge sulle Unioni civili, per la Suprema Corte è dunque applicabile. Grande soddisfazione delle associazioni Lgbt. Ai nostri microfoni Marilena Grassadonia, presidente delle Famiglie Arcobaleno. (sonoro)
Passi di pace
Presentata oggi a Roma la marcia Perugia-Assisi del prossimo 9 ottobre. Il servizio di Clara Capponi.
È stata presentata oggi alla sede della federazione nazionale della stampa italiana la nuova edizione della marcia Perugia assisi la manifestazione organizzata da l movimento Tavola della pace. Protagonisti saranno soprattutto le scuole, gli studenti, gli insegnanti impegnati nei percorsi di educazione alla cittadinanza locale, alla pace e ai diritti umani, alla legalità, al dialogo interculturale e all’ambiente sostenibile. La marcia si svolgerà domenica 9 ottobre 2016. «Sarà la Marcia della pace e della fraternità contro la rassegnazione e l’indifferenza che circondano le molte tragedie dei nostri giorni: dalle guerre alle migrazioni, dal terrorismo alle stragi e alle violenze che si susseguono», hanno spiegato gli organizzato; presenti tra gli altri Flavio Lotti, Tavola della pace; Sergio Bassoli, Rete della Pace; Don Luigi Ciotti, Libera e il Missionario Alex Zanotelli.
“Il ministro ci ascolti”
È l’appello lanciato dalla Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia. Secondo la presidente Ornella Favero, è importante che il guardasigilli, Andrea Orlando, capisca che il carcere non è altro dalla società. “E che il nostro lavoro – aggiunge – serve nel quotidiano e non solo per tamponare l’emergenza”.
Fine dei giochi
La Regione Emilia Romagna ha vietato i gratta e vinci negli ospedali. Il passo indietro dopo la pressione di molte associazioni. La vendita di questo tipo di prodotti – dicono – è del tutto incompatibile con l’attività che si dovrebbe svolgere in una struttura sanitaria.
Più università dietro le sbarre
È l’idea del garante dei detenuti della Toscana Franco Corleone per permettere ai reclusi di seguire con più facilità i corsi, attraverso spazi più adeguati e con la possibilità di svolgere le lezioni via skype. A settembre un incontro con le istituzioni per tracciare la strada.
In alto l’arcobaleno
Domani a Firenze appuntamento con il GayPride. L’iniziativa è dedicata alle vittime della strage di Orlando. Ai nostri microfoni Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay.
Il 18 giugno, per la prima volta, Firenze ospiterà il “Toscana Pride”, la manifestazione dell’orgoglio Lgbtqi (lesbo-gay-bisex-trans-queer-intressessuale): partenza della parata alle 15 da piazza D’Azeglio, poi la festosa e colorata invasione sfilerà per le vie del centro. Il temi al centro della manifestazione ovviamente è la parità dei diritti, legittimazione dei legami affettivi e genitoriali e laicità delle istituzioni, temi che individuano nuovi obiettivi da raggiungere nell’ambito delle politiche di welfare, del lavoro e delle politiche educative di contrasto alla violenza di genere. Il Pride è organizzato da 18 associazioni Lgbtqi toscane, col patrocinio di 59 tra Comuni e Province oltre a quello della Regione.
Un primo passo
Positivo il commento delle associazioni delle persone con disabilità per la legge sul “Dopo di noi” appena approvata alla Camera, anche se la strada è ancora lunga. Il servizio di Clara Capponi.
Martedì 14 giugno la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge sul “dopo di noi”,dedicato alle persone con disabilità gravi che restano senza sostegno familiare. Per la prima volta viene istituito un Fondo specifico di 184 milioni di euro fino al 2018 oltre ad una serie di agevolazioni fiscali per chi fornisce risorse finalizzate alla tutela e all’assistenza dei disabili gravi.
L’obiettivo è di superare la logica del ricovero in strutture sanitarie per consentire a queste persone di continuare a vivere nelle proprie case qualora venga a mancare la famiglia.
Soddisfazione da parte delle associazioni che hanno seguito l’iter anche se la strada è ancora lunga. La fish rivendica l’urgenza di porre fine a strutture segreganti finanzate con i soldi pubblici
Per il Coordinamento delle famiglie dei disabili gravi e gravissimi la legge disegna “un welfare superato, vecchio di oltre 50 anni, perché si occupa solo di chi è privo di sostegno familiare.
L’odio cinguetta
Razzismo e intolleranza trovano sempre più terreno fertile sui social network. Secondo una ricerca condotta dall’osservatorio Vox, in collaborazione con le università di Milano, Bari e La Sapienza di Roma, su 2,6 milioni di tweet, rilevati tra agosto 2015 e febbraio 2016, oltre 400 mila avevano contenuti offensivi. Le più colpite sono le donne.