Il ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione sarà a Reggio Calabria e poi nella piana di Gioia Tauro, per occuparsi della grave situazione sociale e umanitaria dei lavoratori stranieri, sfruttati e sottopagati. È la prima risposta dell’esecutivo all’appello lanciato di recente dai migranti di Rosarno che hanno chiesto maggiore tutela per i propri diritti.
Maggiore qualità sanitaria
Lo denunciano senza mezzi termini l’Associazione Italiana Stomizzati, l’Associazione Malati Oncologici Colon-Retto e la Federazione Italiana Incontinenti che per questo chiedono un’audizione urgente a Renata Polverini, presidente della Regione Lazio. “La garanzia di qualità dei dispositivi medici – dicono – deve essere alla base della sicurezza medica”.
8×1000 uguale zero
Il Cocis se la prende col governo reo di aver concentrato i fondi statali solo ad alcuni temi a discapito di altri. “Ci appelliamo in particolare al ministro Riccardi – dice il Coordinamento delle organizzazioni non governative – affinché faccia sentire nella compagine governativa l’esigenza di non sacrificare ancora una volta la cooperazione internazionale”.
Sostegno tra i banchi
Parte oggi l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni con disabilità. All’incontro di presentazione con il ministro all’istruzione Profumo, parteciperanno anche diverse associazioni che chiedono maggiore attenzione su questi temi. Secondo alcune previsioni crescerà ancora, nell’anno scolastico 2012-13, il numero degli alunni con disabilità e quello degli insegnanti di sostegno.
“Il ministro Fornero ci ascolti”
Sulla nuova legge relativa all’ISEE, ovvero lo strumento usato finora per stabilire l’accesso ad alcune prestazioni sociali agevolate, Fish e Fand chiedono un incontro urgente con l’esecutivo. L’invito delle due associazioni, che si occupano di disabilità, è per scongiurare il rischio di chiusura di molte prestazioni assistenziali.
“Non s’ha da fare”
Le associazioni ambientaliste scrivono al premier Monti contro la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Ascoltiamo Alessandra Mottola Molfino, presidente nazionale di Italia Nostra: “L’Italia ha bisogno di una sola grande opera: la manutenzione e il recupero del territorio, la messa in sicurezza del territorio e il recupero del costruito. Quindi non costruire nuovo cemento e nuove grandi opere ma recuperare il territorio e risanarlo. Quindi no al ponte e no a quelle inutili atrocità, le Tav che contestiamo sia in Val di Susa che sotto Firenze, che sono imprese e scommesse eccessive che poi non tengono in conto la salvaguardia del territorio”
In cerca di cooperazione
Al servizio civile mancano 44 milioni di euro e in affanno sono anche le tante ong che operano nel mondo portando diritti e servizi umanitari. Una proposta per trovare i soldi arriva da Focsiv e dal suo direttore Sergio Marelli.
Carceri fantasma
Istituti nuovi ma non funzionanti. Strutture che non hanno mai ospitato un solo detenuto. In Italia ce ne sono circa 40. Ascoltiamo Alessio Scandurra dell’associazione Antigone: “In questo momento teniamo degli istituti chiusi perché non abbiamo gli strumenti per metterli in funzione e al tempo stesso ne costruiamo altri. È una situazione di evidente incogruenza. Onestamente si capisce poco di quale sia l’intento vero. Probabilmente la situazione in cui ci troviamo è quella di un paese che manca totalmente da molti anni di una politica penitenziaria”.
Crescere al Sud
Save the Children rilancia il ruolo delle organizzazioni di tutela dei diritti dei minori nel Mezzogiorno. Dove si registra una forte carenza del tempo pieno nelle scuole e la mancanza di servizi. Il divario Nord/Sud è poi ancora maggiore confrontando l’offerta di asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia. La media di accesso ai servizi è del 13,6% a livello nazionale, mentre in Campania è appena del 2,7%
Diversi da chi?
Ieri si è festeggiata la giornata internazionale dei migranti. In Italia però c’è poco da stare allegri. Ascoltiamo Grazia Naletto, presidente di Lunaria “riteniamo che nel nostro paese vi sia un problema di legittimazione progressiva, di normalizzazione delle discriminazioni e del razzismo che è stata portata avanti purtroppo anche a livello istituzionale nell’aver sottovalutato quanto politiche che non tutelino efficacemente i diritti dei migranti e delle minoranze, poi rischino di legittimare anche i comportamenti sociali sempre più intolleranti”.