Questa settimana si viaggia in Europa. Tre consigli musicali da non perdere.
Qui tutte le puntate precedenti.
[Germania]
“Open” dei Grandbrothers è un’apnea di melodie e strutture armoniose dalla quale non si ha voglia di riemergere una volta entrati. Il duo di Düsseldorf ha infatti la capacità di emozionare con brani raffinati con i quali si entra immediatamente in sintonia, soprattutto grazie alle note del piano, sempre protagonista, e di arrangiamenti aggraziati e talvolta più sperimentali.
[Francia]
Dentro il suono dei Perturbator c’è il tramestio industriale della società contemporanea: l’elettronica new wave di “New Model” elabora melodie oscure e dense, digitalizza ossessioni e stati d’animo, si contamina e si evolve continuamente. Un album irregolare e penetrante.
[Inghilterra]
Melodie calde e produzioni eleganti, richiami africani ed echi soul, elettronica essenziale e varietà stilistica: c’è tutto questo e molto di più in “Migration” di Bonobo . Sessanta minuti intensi e sorprendenti, da ascoltare daccapo ogni volta che il disco finisce.