Tieni a mente Tienanmen

di Fabio Piccolino

“Con il cuore in quella piazza, tieni a mente Tienanmen”. Quando ho sentito cantare queste parole per la prima volta ero poco più che un bambino. Erano i versi di una canzone dei Litfiba, uscita nel 1989, che si chiama “Il vento”.
All’epoca naturalmente, non capivo molto di quello che raccontava.
Poi di colpo, sono passati 25 anni.
La foto è sempre la stessa, quella scattata da Jeff Widener con il ragazzo davanti ai carri armati, icona di un’epoca.  Anche il cd dei Litfiba che ancora custodisco è lo stesso di tanti anni fa, anche se adesso non si sente più bene come prima.
E la Cina? Come si sente la Cina?
E’ cambiato molto, lo sappiamo tutti, e allo stesso tempo tutto è immobile.
Il gigante cinese, la corsa incessante del dragone che, secondo il Financial Times, entro quest’anno diventerà la prima potenza economica mondiale, superando gli Stati Uniti.
Grandi, grandissime contraddizioni in questo paese stupendo che cresce ad una velocità vertiginosa ma le cui libertà e diritti civili sono ai livelli del medioevo.
Dove i ragazzi crescono senza storia, senza sapere mai cosa è successo davvero, perché la propaganda tutto vede e controlla, nascondendo  i misfatti del Partito e ingigantendo le responsabilità delle potenze coloniali.
Piazza Tienanmen è una questione impronunciabile, di cui cancellare le tracce e su cui non si è mai fatta chiarezza.
Nelle scorse settimane sono state arrestate più di duecento persone. Attivisti, giornalisti, dissidenti: che tutto rimanga nell’oblio, che non se ne parli mai più, adesso come 25 anni fa.
Quando in Cina ci sono stato, sono rimasto paralizzato dai contrasti: la storia millenaria e le megalopoli asfissianti, le tradizioni profonde e la mercificazione che mangia tutto.
E i cinesi, questo popolo rumoroso a cui il progresso ha messo in mano la tecnologia per far decollare un’astronave per non avere la libertà del volo di una mosca.
Piazza Tienanmen è un luogo enorme e quasi tutto militarizzato. Seguendo il ritratto di Mao che osserva benevolo dall’alto si accede allo splendore della Città Proibita e ad altri, incredibili contrasti.
La mia colonna sonora, per forza di cose, è sempre la stessa.
Tengo a mente Tienanmen per chi combatte e resiste e per chi non dimentica, lottando ogni giorno per rendere il mondo un posto migliore.