Una repubblica antifascista e antirazzista

di Redazione GRS

La festa del 2 giugno di quest’anno è arrivata dopo un clima elettorale rovente e una lunga trattativa per la formazione del governo, che hanno spesso esasperato i toni della dialettica e del dialogo.
Quella della Repubblica è però una festa di unità nazionale, che riunisce voci e opinioni diverse sotto gli stessi, indiscutibili principi democratici: l’antifascismo rappresenta un fattore culturale che deve rimanere un elemento di unità nazionale e che per questo va rilanciato e ribadito con forza.
Il coordinamento nazionale “Mai Più Fascismi”, che riunisce una moltitudine di associazioni, sindacati, partiti, e movimenti democratici, ha deciso di celebrare il 2 giugno a Bologna.

 

Secondo Francesca Chiavaccipresidente nazionale Arci «Abbiamo scelto la data del 2 giugno per concludere la raccolta di firme nata dalla petizione “Mai più fascismi Mai più razzismi” che riguarda la richiesta al governo della messa al bando di tutti quei gruppi che si rifanno direttamente a simbologie e a messaggi fascisti, per ribadire quanto la Costituzione contenga questi valori. Non si tratta di una richiesta di parte ma che dovrebbe essere il fondamento di tutti coloro agiscono all’interno delle regole e dei valori costituzionali».

Mettere i diritti delle persone al centro, in un periodo di grandi cambiamenti, rimane uno degli elementi da cui ripartire per costruire una società più giusta.

 

Secondo Enzo Costa, presidente nazionale Auser «Nel nostro paese sstiamo assistendo ad un declino di valori. Credo che una reazione debba partire da un sistema di alleanza di tutte le forze progressiste della società. I primi devono essere i giovani, le donne, chi si batte per la pace, la democrazia, la difesa della Costituzione, della giustizia sociale e dei diritti».

Democrazia significa partecipazione: per costruire obiettivi comuni, è dovere di tutti esercitarla.

 

Secondo Roberto Rossini, presidente nazionale Acli «sollecitando una partecipazione unita e convinta si rafforza la democrazia. Ci rendiamo conto che quando due o più forze si mettono insiemeper raggiungere un obiettivo creano  degli elementi di positività, quindi va ribadito che il tema della collaborazione comune, delle alleanze, della ricerca di obiettivi civili comuni e condivisibili è un aspetto importante».