Alla vigilia del voto a che punto è l’identità europea degli italiani dopo 30 anni


 

[Apertura: Questa è la voce della giornalista palestinese Hind Al-Khodari che testimonia il massacro di civili a Gaza dopo il bombardamento israeliano di una scuola dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 7 giugno 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo delle elezioni europee. Siamo arrivati ormai alla vigilia di un voto che ha un unico grande fantasma: l’astensionismo di massa. La campagna elettorale ha spostato pochissimo o addirittura quasi niente l’attenzione dell’elettorato sui temi europei convergendo invece nello scontro politico interno tra maggioranza e opposizione.

Swg ha provato a capire quale sia oggi il sentiment europeo degli italiani e quale l’identità europea del nostro Paese. Dovendo riassumere con poche date quali sono i momenti storici che hanno contribuito a farli sentire più europei, gli italiani sceglierebbero soprattutto due eventi fondamentali, avvenuti entrambi negli anni ‘90: la creazione dell’Euro (evento particolarmente apprezzato da chi vive nelle aree di confine) e la nascita dell’Unione Europea. Ascoltiamo il ricercatore Riccardo Benetti.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale