Braille: da 200 anni l’alfabeto per la lettura e la scrittura di ciechi e ipovedenti


 

 

La voce di un operatore di Save the children che in Turchia e Siria racconta come bambini sopravvissuti, senza più una casa in cui rifugiarsi, si trovano a fare i conti con il freddo dell’inverno.

Oggi parliamo di disabilità della vista in vista della Giornata nazionale del Braille del 21 febbraio. Un Tributo al Codice Braille: Strumento Attuale di Conoscenza e Integrazione – questo è il titolo dell’evento dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti col quale, anche quest’anno, verranno rivolti i riflettori sullo straordinario sistema di lettura e scrittura che garantisce da quasi 200 anni l’inclusione quotidiana dei ciechi nel lavoro, nella cultura, nelle arti e nella società.

L’Obiettivo è quello di promuoverne e diffonderne la conoscenza attraverso un seminario dedicato agli studenti e alle studentesse dell’Università di Ferrara e alla collettività, in occasione del quale sarà anche inaugurato il busto del suo inventore, Louis Braille, ad opera dello scultore Felice Tagliaferri.

La Giornata Nazionale del Braille è il momento col quale annualmente vengono promossi l’importanza e le molteplici applicazioni pratiche di questo alfabeto universalmente riconosciuto in tutto il mondo per scrivere, leggere e comunicare. Ascoltiamo la voce di Nicola Stilla, presidente del Club italiano Braille raccolta da Vincenzo Massa.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale