Carcere e maternità: chiude l’unico Istituto custodia attenuata per madri nel Sud


 

[Questa è la voce di una delle storie di vita degli anziani trasformate in favole dalla scrittrice per bambini Barbara Ferraro: prendono vita nel podcast “Nonni per Tutti”, un progetto collaborativo delle residenze Anni Azzurri.  Questa è Ad Alta Velocità oggi 27 febbraio 2025: nello stesso giorno del 1933 l’edificio del parlamento tedesco a Berlino, il Reichstag, viene incendiato. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di carcere e maternità. La situazione degli istituti di pena è drammatica per il sovraffollamento e i dati del 2024 lo dimostrano rispetto al numero dei suicidi oltre che delle tensioni che si vivono nei penitenziari con condizioni al limite della convivenza. Una nuova decisione che fa discutere arriva da Lauro, in provincia di Avellino: chiude dell’unico Istituto di custodia attenuata per madri (Icam) del Mezzogiorno aperto nel 2016.

Il rischio lanciato anche dai Garanti dei detenuti è, che d’ora in poi, da Roma in giù “alle detenute madri sarà precluso il rispetto del principio della territorialità della pena, non potendo godere del loro diritto alla difesa, al reinserimento nel territorio, nonché il diritto a conservare relazioni dirette con i propri familiari”. I tre bambini oggi presenti in Istituto interromperanno il loro percorso scolastico in corso e saranno trasferiti con le loro mamme a Milano e Venezia. Le detenute madri in Italia attualmente sono 10 di cui 3 a Lauro, 3 in Veneto, 1 in Piemonte e 2 in Lombardia. Ascoltiamo Maria Grazia Stasi, segretaria generale Fondazione della Comunità Salernitana Ets.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale