Clima e energia: ecco le raccomandazioni di Asvis per il Piano nazionale


 

Questa è una scena del film Notte prima degli esami: oggi 500mila studenti italiani sosterranno la prima prova dell’esame di maturità. A tutti loro in bocca al lupo. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 21 giugno 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di clima e di energia. Con gli oltre 2°C di anomalia termica già raggiunti e il record di eventi climatici estremi registrato nel 2022, l’Italia si conferma come un Paese che soffre più di altri della crisi climatica. Per questo, è indispensabile e urgente accelerare la transizione ecologica, muovendosi decisamente verso la decarbonizzazione e aumentando la sicurezza energetica. Lo sostiene l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile che ieri ha presentato Policy Brief “Dieci raccomandazioni per la stesura del nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima”.

Eccole in sintesi: nei prossimi sette anni bisogna installare almeno 10 GW di produzione elettrica da fonti rinnovabili all’anno (il triplo di quanto fatto nel 2022), puntare sulle comunità energetiche e, parallelamente, investire sull’innovazione e la ricerca. Una transizione ecologica “giusta” è possibile: l’efficientamento energetico può ridurre le bollette di imprese e famiglie, il taglio delle emissioni può abbattere l’inquinamento e i danni alla salute delle persone, politiche fiscali adeguate possono accelerare gli investimenti e solo nel settore elettrico si possono creare ben 540mila nuovi posti di lavoro entro il 2030. Abbiamo chiesto al direttore di Asvis Enrico Giovannini se, nonostante la crisi energetica dovuta allo scenario bellico e l’immediata rincorsa a gas e nucleare, ci sia la volontà politica che chiede l’Alleanza. Ascoltiamo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale