Ebrei, Rom, gay e persone con disabilità: il 27 gennaio è la memoria di tutti e tutte


 

[Questo è il racconto in lacrime di Sami Modiano internato nel campo di Birkenau col numero B 7456 stampato sul braccio sinistro: qui le sue parole davanti a un gruppo di studenti al Senato un anno fa. Questa è Ad Alta Velocità oggi 27 gennaio 2025: nello stesso giorno del 1945 il mondo scopriva l’orrore di Auschwitz e dello sterminio nazista. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di Memoria e di sterminio. Il 27 gennaio di 80 anni fa l’Armata Rossa dell’Unione Sovietica aprì i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau dove erano chiusi ancora 7mila internati. Si stima che un milione di persone trovò la morte in quel lager.

Tra loro la maggioranza furono ebrei marchiati dalla stella gialla e poi c’erano quelli identificati con i triangoli di diverso colore: i prigionieri politici come oppositori al regime e comunisti, i criminali comuni, omosessuali, le persone con disabilità coinvolte nel criminale progetto Aktion T4, i credenti di altre fedi religiose, apolidi e rom. Proprio questi ultimi dopo gli ebrei ebbero il maggior numero di morte con una stima di 500mila uomini, donne e bambini sterminati dal regime nazista. Ascoltiamo Carlo Stasolla dell’Associazione 21 luglio.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale