Guerra Ucraina: in prima linea per i rifugiati. Intervista a Chiara De Stefano di Intersos


 

 

 

Mentre gli ordigni bellici scandiscono il tempo in Ucraina da quasi due settimane, tra tentativi di negoziazione e pseudo-annunci di cessate il fuoco, l’esodo dei rifugiati diventa sempre più massiccio. La macchina della solidarietà si è attivata sin dalle primi giorni di guerra, con il terzo settore italiano in prima linea ai confini del Paese invaso dalla Russia. Il clima che si respira dal fronte non è per niente rassicurante, come ci racconta Chiara De Stefano, di Intersos, che opera attualmente a Tudora (Moldavia): “Al momento da qui sono passate circa 250.000 persone in fuga dalla guerra, ma ci aspettiamo che dalle prossime ore e nelle prossime settimane la situazione possa peggiorare proprio con l’evolversi della situazione nel Paese ucraino”.
L’organizzazione umanitaria si occupa di accogliere all’interno di strutture dedicate soprattutto anziani e minori fornendo sostegno sanitario, psicologico, alimentare e logistico: “Noi diamo un primo soccorso e assistenza, poi capiamo quali sono le difficoltà di queste persone, i bisogni. Vediamo tantissimi bambini, alcuni hanno sofferenze fisiche dovute al viaggio e al grande freddo, alcuni sono molto spaventati”.
Questa l’intervista a Chiara De Stefano (Intersos), ai microfoni di Fabio Piccolino