Il popolo delle tende in piazza | Sfaticati Ep. 1


 

Tende di fronte alle università e nelle piazze. Sono tornati gli accampamenti degli studenti contro il caro affitti e per il diritto allo studio. Anche su questo fronte, l’autunno in corso è sempre più caldo e animato dalle proteste.

Tutto è cominciato durante la scorsa primavera, quando una studentessa del Politecnico di Milano è stata la prima a piantare la sua tenda fuori dalla sede dell’ateneo. Un gesto di denuncia contro le difficoltà degli studenti a trovare alloggi a prezzi accettabili.
Non a caso l’epicentro delle proteste è stato il capoluogo lombardo, dove il costo della vita si è fatto insostenibile. Da Milano, poi, l’iniziativa si è diffusa in tutti i principali atenei: Torino, Bologna, Roma. I grandi centri italiani popolati dai fuorisede, coloro che lasciano casa, famiglia e amicizie alla ricerca di opportunità, esperienze, formazione.
Perché con l’inizio del nuovo anno universitario è riapparso il popolo delle tende? Quali le richieste alle istituzioni?
La prima “sfaticata” della settimana è Giorgia Salvati, di Cambiare Rotta, organizzazione giovanile che aderisce al movimento Tende in piazza. Età: 22 anni.

 

Dietro la stasi della politica e le proposte di chi protesta, ci sono le storie dei giovani, costretti a fare i salti mortali per poter proseguire gli studi, nonostante tutto intorno a loro diventa sempre più caro.
Il secondo “sfaticato” della settimana è Samuele Oltolini, di Cambiare Rotta, che ci racconta la sua esperienza da pendolare e risponde agli stereotipi sui giovani della sua generazione. Età: 20 anni.


🎙 Sfaticati – La risposta dei giovani, a cura di Pierluigi Lantieri, è una rubrica settimanale online tutti i mercoledì alle 16.00