Gli italiani e l’ascolto: una mancanza che tira in ballo politici e governanti


 

 

Questo è il suono delle bombe a Gaza. All’Onu lo scontro tra Israele e il segretario generale Guterres segna l’altissima tensione internazionale sul conflitto. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 25 ottobre 2023, anno II della guerra, anno 4° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo dell’ascolto. In sondaggio Swg ha interrogato gli italiani su come si rapportano a questo atteggiamento che spesso è una virtù.  Per più della metà degli intervistati e in misura ancora maggiore tra le intervistate ascoltare vuol dire soprattutto dedicare attenzione, ma anche capire e «sapere accettare» quanto viene detto. Inoltre, viene data decisamente più importanza alla capacità di ascoltare che a quella di farsi ascoltare, facendo emergere la necessità oggi di un atteggiamento più riflessivo che assertivo nelle relazioni.

Questo bisogno di essere ascoltati non trova però pieno riscontro nella vita di tutti i giorni dove la maggior parte del campione dichiara di non sentirsi ascoltato o di esserlo solo parzialmente. Ma da chi si vorrebbe essere maggiormente ascoltati? Innanzitutto dalla propria «sfera affettiva», in primis i partner, gli amici e figli, ma, forse non sorprendentemente, al quarto posto troviamo i politici, dai quali da anni si lamenta uno scollamento. Ascoltiamo il ricercatore Riccardo Benetti.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale