Inflazione, situazione drammatica per i redditi bassi: “governo non dà risposte”


 

 

Il suono di una tromba d’aria a Valmontone, vicino Roma: da giorni il maltempo sta causando danni, disagi ed esondazioni di fiumi da nord a sud.

Oggi parliamo di crisi, quella economica e sociale. L’Istat aggiorna le stime del tasso di inflazione che, a dicembre 2022, si attesta al +11,6%. Confermato al +8,1% il tasso del 2022. Mediamente, il tasso di inflazione a questo livello determina ricadute per ogni famiglia di 3.456,80 euro annui. Un dato già di per sé allarmante, che incide, come sottolinea lo stesso Istituto di Statistica, soprattutto sulle fasce più deboli e sui nuclei meno abbienti: nel 2022 l’impatto dell’inflazione è più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa, attestandosi al +12,1% per queste ultime, contro il +7,2% per quelle con maggiore capacità di spesa.

“La corsa all’inflazione, che in questo momento, già molto delicato, rischia di impoverire ulteriormente le famiglie e i più fragili, è un problema molto grave a cui il Governo non sta dando ancora risposte concrete.  – Così le Acli nazionali in una nota diffusa ieri a margine della direzione nazionale dove hanno ribadito la situazione critica per il lavoro di cura nel rinnovo del contratto per le colf e badanti tra i due diritti legittimi di chi lavora e delle famiglie che sono provate dal carovita. Ascoltiamo il vicepresidente nazionale delle Acli Stefano Tassinari.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale