La bomba Medioriente e l’impegno dei medici di Msf nell’inferno di Gaza


 

Questi sono i momenti di tensione a Milano durante un presidio di Ultima generazione dove sono arrivati i giovani della Lega: la polizia ha evitato il contatto e conseguenze peggiori. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 18 gennaio 2024, anno II della guerra, anno 4° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo delle tensioni in Medioriente. Il conflitto si allarga a macchia d’olio. Il Pakistan accusa l’Iran di aver colpito alcuni sobborghi di Islamabad dopo Iraq e Siria. Queste azioni arrivano dopo le bombe anglo-americane in Yemen. La miccia per un’esplosione definitiva è altissima e a pagarne le spese sono sempre i bambini e le bambine. Secondo Unicef 625.000 bambini nella Striscia di Gaza non possono accedere all’istruzione ma il dramma riguarda non solo il numero delle vittime ma anche quei minori feriti e mutilati per i bombardamenti.

Enrico Vallaperta, referente medico Medici senza frontiere a Gaza racconta della situazione insostenibile per la popolazione continuamente sotto attacco e delle enormi difficoltà di fornire assistenza medica e umanitaria in un posto in cui nessuno è al sicuro. Ascoltiamolo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale