La democrazia a mano armata sull’orlo della guerra civile


Doveva essere il Paese che avrebbe guidato il mondo con la fine della guerra fredda. Dopo 30 anni si ritrovano la guerra civile in casa.

La polizia che spara e uccide restando impunita nei tribunali, il movimento di protesta che inizia ad armarsi.

Scontri fra i manifestanti e la polizia a Louisville, in Kentucky, dopo la decisione del gran giurì su Breonna Taylor, l’afroamericana uccisa dalla polizia. I manifestanti chiedono giustizia dopo che il poliziotto che ha sparato e ucciso Taylor è stato accusato di condotta negligente e pericolosa ma nessuno dei tre poliziotti è stato incriminato per la morte della ragazza, uccisa da diversi colpi di pistola mentre era nel suo letto durante un controllo antidroga, sostanze stupefacenti mai trovate nell’appartamento.

E così la reazione non si è fatta attendere: spari contro due agenti a Louisville, in Kentucky. La “più grande democrazia” del mondo è un Paese che ha il record per le morti da Covid ed è sul precipizio della guerra civile: una democrazia a mano armata.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale