La giusta attenzione per evitre allarmismi sulle nuove varianti Covid


 

 

Le voci al porto di Ancona dove ieri è sbarcata la nave Ong Geo Barents con 73 migranti a bordo: ha navigato per 3 giorni con il mare in tempesta prima di raggiungere il porto assegnato dalle autorità italiane.

Oggi torniamo a parlare di Covid, in particolare sulle varianti che dalla Cina e dagli Usa hanno alzato nuovi allarmi. In Italia la situazione Covid non desta particolari preoccupazioni, con gli indicatori ospedalieri stabili o in calo, e l’allarme per la diffusione di quella conosciuta come Kraken «non è un rischio per l’Italia» così come non lo è per l’Europa. In una lettera all’editor del Journal of Medical Virology un gruppo di scienziati italiani ridimensiona la «pessima deriva sensazionalistica» sui pericoli legati all’ultima variante finita nelle cronache di mezzo mondo. I dati parlano soltanto della sua capacità di diffondersi, osservata in recenti analisi.

Secondo la valutazione del rischio fatta dallo European centre for disease prevention and control (Ecdc) nelle ultime due settimane dell’anno scorso, la sottovariante Kraken è stata responsabile di meno del 2,5% dei contagi nel Vecchio Continente. La sua rapida corsa per gli autori dello studio non implica che diventi dominante in Europa.

Sulla situazione della pandemia nel nostro Paese ascoltiamo il virologo Fabrizio Pregliasco che ieri è intervenuto nella trasmissione Sud Reporter.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale