Le conseguenze del Covid sui bambini fragili


 

Vaccinazioni rinviate, fuga dai Pronto Soccorso anche in situazioni gravi, ritardo diagnostico per patologie in cui il tempo è prezioso, terapie interrotte in bambini fragili e aumento delle diseguaglianze.

Sono gli effetti indiretti della pandemia da SARS CoV-2 sulla salute e sul benessere generale dei bambini e degli adolescenti a cui si aggiungono, ma non da ultimi, i rischi psicologici e i deficit formativi legati all’isolamento e alla chiusura delle scuole. Uno scenario sul quale si confrontano i pediatri italiani al Congresso Straordinario Digitale della Società Italiana di Pediatria, dal titolo ‘La Pediatria italiana e la Pandemia da SARS-CoV-2’, che si apre il 27 novembre.

Il più importante evento formativo del nostro Paese dedicato a neonati, bambini e adolescenti. “Di per sè il virus ha colpito l’età pediatrica meno e in maniera meno grave rispetto agli adulti”, afferma il presidente SIP Alberto Villani.

Secondo una ricerca circa il 40% dei bambini ‘fragili’ ha interrotto i controlli spesso su indicazione stessa dei centri di riferimento, controlli spesso decisivi per evitare complicanze della patologia. Circa una famiglia su tre di fronte a un evento critico acuto del bambino (come una crisi epilettica) ha deciso di non accedere a un servizio di Emergenza, ma di gestirlo in proprio, con molti rischi.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale