Lobbying, questo sconosciuto: italiani poco informati ma critici su questa pratica


 

[Apertura: Questi sono i momenti e i suoni in cui la nave portacontainer sbatte contro il pilone del ponte di Baltimora: decine le persone disperse dopo il crollo. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 27 marzo 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di lobbying. Uomini in doppio petto e donne eleganti che frequentano i palazzi del potere per portare i propri interessi all’attenzione istituzionale. Chi conosce questa pratica? Che giudizio ha il Paese? L’attività del lobbying in Italia ha una conoscenza piuttosto limitata: attorno al 60% del campione dichiara di sapere di che cosa si tratta, ma la metà di questi ha solo un’idea vaga di questa realtà.

Lo rileva un sondaggio di Swg. Alle attività di lobbying vengono associati prevalentemente i concetti di influenza, interessi particolari o pressioni non trasparenti. Seguono, a molta distanza, indicazioni più neutre come suscitare attenzione, raccogliere informazioni e preparare un inquadramento tecnico sui problemi. I meglio informati tendono ad essere più critici, per cui emerge un radicamento di tipo negativo di questa attività. Ascoltiamo il ricercatore Swg Riccardo Benetti.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale