Napoli e Palermo, lotta ai clan non invicibili: la voce di Sos Impresa Antiracket


 

[Questa è la voce di Fedez: il rapper ha portato al Festival di Sanremo il tema delicato della depressione, della fragilità e della sua cura. Questa è Ad Alta Velocità oggi 13 febbraio 2025: nello stesso giorno del 1945 inizia la prima fase del bombardamento di Dresda da parte della British Royal Air Force: si trattò di un massacro dalle dimensioni incalcolabili. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di lotta alle mafie. Da Napoli a Palermo sono stati giorni con ondate di arresti per i clan di mafia e camorra. Nel capoluogo siciliano il blitz della Dda ha portato a 180 arresti di cui 33 già in carcere: sono numeri così alti da tornare indietro di decenni. I business principali sono legati alla droga e alle scommesse online illegali, gestiti con una logica comune a vantaggio di tutti i mandamenti compresi i rapporti con la Ndrangheta. Nella provincia di Napoli – nei comuni dell’area nord e quelli vesuviani – ci sono stati complessivamente 47 arresti che hanno decapitato i clan locali che non si facevano scrupoli a ingaggiare i minorenni.

Gli under 18 erano sia organici alle associazioni criminali del territorio che manovalanza per reati specifici, un quadro che si inserisce nel dibattito sull’emergenza minorile dell’area metropolitana di Napoli con ragazzini anche di 14 anni già inseriti all’interno delle organizzazioni criminali.  Proprio sul contesto napoletano ascoltiamo il presidente nazionale di “Sos Impresa antiusura e antiracket” Luigi Cuomo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale