Nello sport la strada possibile della parità di genere che è ancora lontana in Italia


 

[Apertura: Questa è la voce di Ilaria Cucchi che insieme ad altri parlamentari ha fatto una visita a sorpresa nel Cpr di Ponte Galeria: sei tentativi di suicidi in sei giorni. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 8 marzo 2024, anno III della guerra, anno 4° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di parità di genere. Oggi 8 marzo si tengono manifestazioni in tutto il Paese da parte dei movimenti e delle associazioni femministe. L’Italia è ancora lontana dal raggiungimento della parità di genere. Cinque italiani su 10 ritengono che l’attuale livello di parità di genere sia insufficiente, mentre per quasi 3 (il 28%) è sufficiente e solo per poco più di 2 (il 23%) è buono. Ma se dalla valutazione complessiva si passa a quella espressa dalla componente femminile della popolazione le cose cambiano, in peggio. L’attuale livello di parità di genere è infatti ritenuto insufficiente da più di 6 donne su 10 (il 63%), mentre per il 24% è sufficiente e solo per il 13% buono. È quanto emerge dal report FragilItalia “Osservatorio sulla parità di genere”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos. Uno dei ambiti simbolo della lotta per la parità di genere è lo sport, soprattutto alcune discipline a trazione maschile. Ascoltiamo le campionesse di boxe e rugby Sirine Charaabi e Francesca Granzotto che hanno parlato nello speciale dell’Ansa.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale