“Noi non paghiamo”: così il movimento punta allo sciopero fiscale


 

La voce di Vladimir Putin che annuncia una parziale mobilitazione richiamando 300mila riservisti e promette: “’Pronti a usare tutti i mezzi per proteggerci”.

Oggi parliamo del caro bollette e nello specifico di un sentiment che si sta diffondendo in Italia come rilevato da un sondaggio Swg. Si sta diffondendo il movimento Non paghiamo, ispirato al movimento Don’t pay inglese, che promuove il rifiuto di pagamento delle bollette, qualora il sostegno da parte dello stato non fosse adeguato.

Ciò che emerge in Italia è un quadro di generale preoccupazione. Una maggioranza che riporta difficoltà nei pagamenti ordinari e un terzo dei cittadini che prevede per i prossimi mesi una situazione anche peggiore. Tra i segmenti più preoccupati i No Vax e i redditi medio-bassi. Le maggiori difficoltà riscontrate riguardano il pagamento delle bollette e le spese per trasporti e alimenti, mentre tra chi deve pagare affitto o mutuo, circa la metà dichiara di avere problemi a farlo. In questo quadro oltre un terzo dei cittadini giustificherebbe un ritardo nel pagamento di tasse e bollette in caso di necessità, ma sfonda il 20% la platea di coloro che riterrebbero all’occorrenza legittimo non pagarle.

Parlando esplicitamente del movimento Don’t Pay, oltre 1 italiano su 3 plaudirebbe alla sua diffusione in Italia e oltre un quarto potrebbe potenzialmente aderire, con punte di oltre il 40% tra No Vax e redditi mediobassi. Ascoltiamo Eduardo Sorge di Noi non paghiamo Campania che ieri ha effettuato un rogo di bollette davanti la sede Eni dopo quella di piazza Matteotti due settimane fa.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale