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Povertà e l’insopportabile linguaggio sul Reddito di cittadinanza


 

Assistenzialismo, metadone, impedisce alle imprese di occupare lavoratori stagionali. Nel dibattito politico che divide la stessa maggioranza di governo questi i termini più in voga del momento contro il Reddito di Cittadinanza. E questo avviene mentre i dati parlano di un altro Paese che soffre la forbice delle disuguaglianze anche di chi un lavoro ce l’ha.

Nel dibattito pubblico è intervenuta l’Alleanza contro la povertà che ribadisce i numeri relativi alla misura: “in questo2021 – afferma l’Alleanza in una nota -5 milioni di persone hanno ricevuto una misura di sostegno al reddito a fronte di una attestata condizione familiare di difficoltà (3,7 milioni il Reddito di Cittadinanza, 1,3 milioni il Reddito di Emergenza). Questi numeri ci confermano una drammatica certezza: la povertà è una questione troppo seria per essere trattata con tanta insopportabile superficialità come sta avvenendo in queste settimane”.

Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Emiliano Manfredonia, il presidente delle Acli.

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Suicidio: nel 2021 raddoppiano le richieste di aiuto a Telefono amico


 

Il ritorno a scuola, la terza dose e il rafforzamento della campagna vaccinale, i provvedimenti economici sono i temi che occupano prevalentemente il dibattito pubblico sulla pandemia. Tra le conseguenze ad ampio raggio del Covid, però, serve analizzare quello relativo alla salute mentale che è stata travolta da questa crisi.

Crescono ancora, in questo secondo anno di pandemia, le richieste d’aiuto legate al suicidio ricevute dall’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia.

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No ai discorsi d’odio: l’appello ai candidati sindaco e ai loro staff


 

Chiusa la consegna delle liste per le prossime elezioni amministrative, è partita il 3 settembre la campagna della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio, che a un mese dall’appuntamento chiede alle candidate e ai candidati di fare proprio il vademecum per una comunicazione politica e pubblica libera dai discorsi d’odio.

Tra le prime adesioni, quelle di Virginia Raggi, candidata sindaca a Roma, Giuseppe Sala, candidato sindaco a Milano, Matteo Lepore, candidato sindaco a Bologna, Gaetano Manfredi, candidato sindaco a Napoli, e Beatrice Andreose, candidata sindaca ad Este.

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La dedica d’amore di Roberto Benigni e quei ragazzi di Terni sdraiati per i like


 

Dalle cronache locali del Corriere dell’Umbria arriva la notizia di una nuova moda in voga tra i teenager. Hanno 12, 13 anni e si sdraiano sulla strada, scelgono le vie più trafficate, spesso si chiudono dentro degli scatoloni di cartone e aspettano che passino le auto fino a sfiorarli.

Durante questa tremenda impresa, altri coetanei filmano tutto con i telefonini per poi postare sui social il gesto compiuto.

Nel suo caffè Gramellini analizza così questa vicenda e punta il dito contro gli adulti. Chissà come mai non viene a mente a nessuno che per essere virali si potrebbe fare come Roberto Benigni.

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Spariti i no vax e anche i green pass per i migranti irregolari vaccinati


 

Due o addirittura uno solo davanti alle stazioni. Dovevano bloccare i treni ma i no green pass sono spariti nel nulla davanti a plotoni di giornalisti che li attendevano e forze dell’ordine pronte a intervenire. “Questo è quello che sappiamo, ora si tratta di capire qual è la forza concreta di questi movimenti di protesta, qual è la loro capacità di mobilitazione e fino a che punto si spingeranno nella violenza”. A dirlo all’Agenzia Dire è Domenico De Masi, sociologo e professore di Sociologia del lavoro presso La Sapienza Università di Roma.

E intanto le cronache di questa fase Covid ci portano in Lombardia dove si registra un altro tipo di contraddizione. Su Redattore Sociale si legge come gli immigrati senza permesso di soggiorno che si sono vaccinati non riescono per ora a scaricare dal sito del Ministero della Salute la certificazione.

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In mare contro la dispersione scolastica. Intervista a Gabriele Gaudenzi dell’associazione Tetragonauti


 

Il progetto nazionale “A scuola per mare”  coinvolge cinque regioni (Sicilia, Lazio, Lombardia, Sardegna, Campania) e ha come protagonisti adolescenti, di entrambi i sessi che incontrano difficoltà a completare il ciclo di studi.
Ne parliamo con Gabriele Gaudenzi, presidente dell’associazione Tetragonauti, capofila del progetto.

 

Il ritiro dall’inutile guerra e i rischi alle frontiere per i profughi afghani


 

Il discorso di Biden alla nazione arriva 20 anni dopo quell’11 settembre che scatenò la reazione bellica. L’Afghanistan fu la prima tappa di una guerra inutile permanente che ha solo aggiunto caos e morte dove già c’era in quel 2001 che aprì una nuova epoca storica.

«Non avevo intenzione di prolungare questa guerra eterna. Devo pensare alle minacce del futuro, non a quelle del passato. È finita l’era delle grandi operazioni militari per cambiare altri Paesi. Siamo andati in Afghanistan per Al Qaeda. Abbiamo ucciso bin Laden dieci anni fa. Era il momento di finire questa guerra».

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Le minacce e le aggressioni dei “no vax” che sono a rischio nuova ondata


 

Prima gli insulti, poi le minacce. Ti taglio la gola e via ai pugni in faccia. Francesco Giovannetti racconta su Repubblica ciò che ha testimoniato con la sua telecamera dal vivo: l’ennesima aggressione contro i giornalisti da parte dei cosiddetti “no vax” o “no green pass”.

Questa minoranza troppo rumorosa che continua a scendere in piazza per gridare no a qualsiasi cosa e tiene sotto scacco il Paese che non riesce immunizzarsi come accade in Sicilia, regione costretta alla zona gialla per il numero di contagi e con il più alto numero di non vaccinati.

Ma chi sono questi “no tutto”, aggressivi, violenti e complottisti?

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I fatti e non le opinioni nel Paese con “la lingua lunga e la memoria corta”


 

Riparte una nuova stagione di questa rubrica. L’obiettivo è sempre quello di due anni: prima i fatti, separarli dalle opinioni della tuttologia imperante.

Dai vaccini al green pass, dagli europei alle olimpiadi, fino all’Afghanistan il Paese di virologi, allenatori e analisti di guerra ha postato il proprio commento sulla sdraio in riva al mare. Perché come dice la hit dell’estate “ci salveremo anche questa volta con la lingua lunga e la memoria corta”.

L’informazione e la comunicazione possono recuperare il loro valore fondante: raccontare i fatti e le persone. Quello che accade a Kabul va letto dagli occhi di chi è sul campo, a partire dalle Ong.

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