Quell’ “Onda pazza” di Peppino Impastato racconta bene anche le mafie attuali


 

[Apertura: Questa è la voce delle Brigate Rosse che 46 anni fa annunciavano la morte di Aldo Moro e del suo corpo in via Caetani: una delle pagine più drammatiche degli anni di piombo e della democrazia italiana. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 9 maggio 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di mafie. E lo facciamo nel giorno dell’anniversario della morte di Peppino Impastato, ucciso dai sicari di Tano Badalamenti il 9 maggio del 1978. Peppino con la sua Onda Pazza di Radio Aut denunciava a Cinisi non solo i mafiosi ma le collusioni con la società e con la politica dell’epoca.

Le cronache di questi giorni ci conducono proprio a questo tema. Da Napoli con il consigliere municipale arrestato per voto di scambio e accusato di essere vicino a uno dei clan feroci della periferia orientale alla vicenda del governatore della Liguria Giovanni Toti dove la Dda rileva l’aggravante mafiosa negli episodi di corruzione contestati. E allora riascoltiamo la voce di Peppino che racconta dinamiche purtroppo ancora attuali dopo quasi mezzo secolo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale