Lavoricidio: non arrendersi all’assuefazione di una strage di lavoro al mese


 

[Apertura: Questo è il suono delle armi israeliane che a Rafah stanno mettendo a rischio la vita di centinaia di migliaia di civili, molti di loro sono solo bambini. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 8 maggio 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di lavoricidio. Siamo a quasi una strage al mese in questo 2024. Dopo il cantiere di Esselunga con 5 morti e Bargi con 7 a Palermo altri 5 lavoratori morti per le esalazioni da gas quando si sono calati in una condotta fognaria. Nessuno aveva i più elementari dispositivi di protezione. Ascoltiamo Francesco Cruciata, Ispettore Comando Provinciale Vigili del fuoco di Palermo.

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Ieri è stata una giornata di proteste a Palermo e anche a Firenze dove sono state disposte centinaia di bare in piazza della Signoria. Qui è intervenuta anche Emma Marrazzo, mamma di Luana D’Orazio

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Che fare? Dai 3 morti al giorno alle stragi quasi mensili sembra ci sia un’assuefazione e un’impotenza di fronte alla carenza di controlli e ispettori e anche alla cultura della prevenzione. Ascoltiamo le voci raccolte per noi da Marinella de Maffutiis del magistrato Bruno Giordano, del giurista Lorenzo Fantini, del presidente Anmil Palermo Salvatore Malaponti e di quello nazionale Zoello Forni.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale