Il caso Beccaria: così è andato in crisi il modello italiano del sistema penale minorile


 

[Apertura: Le parole degli studenti universitari di Bologna: hanno piantato tende in solidarietà con i palestinesi mentre Israele prepara la sua invasione a Rafah. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 7 maggio 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di carcere. Ieri è scoppiato un incendio nel carcere minorile Beccaria senza che vi siano stati feriti. E sempre ieri è arrivata la notizia dei 47 gli agenti di polizia penitenziaria in arrivo entro la prossima settimana nel penitenziario milanese. Una decisione presa dopo che la struttura è finita al centro di un’indagine della Procura su presunte torture e aggressioni ad alcuni giovani detenuti che, un paio di settimane fa, ha portato in cella e alla sospensione dal servizio di 21 guardie.

Non solo Beccaria, le carceri minorili sono ormai una polveriera con l’aumento di ingressi dovuto dal decreto Caivano come denunciano anche i Garanti dei detenuti in tutto il Paese. Poi c’è la fotografia impietosa dell’intero sistema carcerario: è aumento di 20 volte il rischio suicidio in cella. Ascoltiamo Susanna Marietti di Associazione Antigone.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale