Scuole occupate per andare a scuola


 

Occupare la scuola per chiedere di poter andare a scuola, in sicurezza.

Da Milano a Napoli passando per Roma gli studenti medi iniziano ad alzare la voce e a utilizzare una forma di protesta che negli anni passati li vedeva accusati di non voler studiare.

Ora è esattamente il contrario perché dopo quasi un anno di didattica a distanza non ne possono più. In gioco non c’è solo il diritto allo studio ma quale priorità debba avere questo diritto in piena emergenza sanitaria.

A Roma il caso è scoppiato dopo le maniere sbrigative della polizia che ha fatto irruzione al liceo Kant. I ragazzi intervengono e spiegano qual è la loro richiesta: chiedono conto al governo perché non si trovano soluzioni soprattutto per quello che accade prima di entrare negli edifici scolastici. I trasporti prima di tutto sono l’anello mancante della catena per affermare il diritto degli adolescenti a tornare in aula: anni di tagli e privatizzazioni avevano ridotto ben prima del Covid bus e metro a carri bestiame e oggi principale rischio di contagio.

Gli studenti hanno atteso un anno tra le disuguaglianze prodotte dalla Dad alla perdita del luogo delle principali relazioni sociali che rappresenta la scuola. Ora chi governa o governerà deve dare risposte, un anno dopo è un obbligo delle istituzioni.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale