Separare le persone con disabilità a scuola e nella società ricorda solo le tragedie del ‘900


 

[Apertura: Questo è uno dei video sui social che racconta la protesta nelle università americane per chiedere il cessate il fuoco a Gaza: sono 500 le persone arrestate ma la mobilitazione si allarga. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 30 aprile 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di disabilità e scuola. Ci mancava solo il generale candidato a far riesplodere una visione discriminatoria del diritto allo studio appartenente al secolo scorso. Non è l’unico, però, ad avallare questa tesi negli ultimi anni dentro una visione che vuole portare le persone con disabilità a non essere incluse nella vita civile.

La scorsa estate fu un esponente dell’Adf, il partito neonazista tedesco, a proporre le classi separate per i bambini con disabilità: fu infatti il regime di Hitler a sterminare 300mila persone con disabilità con il programma “Aktion T4”, portato avanti dai nazisti in base alla premessa che quelle fossero vite indegne di essere vissute. FISH condanna senza se e senza ma le dichiarazioni del generale in cui rievoca “le classi separate per i disabili”. Il movimento delle persone con disabilità ha lottato negli anni fino a raggiungere l’abolizione delle classi speciali nel 1977. Tornare indietro non è nemmeno in discussione. Ascoltiamo il presidente nazionale di Fish ets Vincenzo Falabella.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale