[Questa è la voce di una delle 50mila persone che sabato scorso sono scese in piazza a Roma per contestare il ddl sicurezza e per la libertà al dissenso. Questa è Ad Alta Velocità oggi 16 dicembre 2024: nello stesso giorno del 1689 Il Parlamento inglese adotta la Carta dei diritti e Guglielmo III d’Orange firma la Bill of Rights. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo della situazione in Siria. Dopo la caduta di Assad e della sua dittatura “centinaia di migliaia di civili sono in fuga dalla guerra, la popolazione curda rischia di essere massacrata dalle milizie jihadiste contro cui ha già combattuto in passato”. Serve un intervento della Comunità Internazionale “per bloccare l’escalation della guerra e che i media possano raccontare liberamente l’orrore che sta colpendo il popolo curdo”.
Lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone potrebbe portare ad “una catastrofe umanitaria”. È l’appello alla comunità internazionale, alla società civile e ai media promosso da Uiki-onlus, Rete Kurdistan Italia, Rete NoBavaglio la scorsa settimana. Mettere al centro i civili significa occuparsi di uno dei grossi problemi: l’accumulo di armi in quella zona dove c’è il rischio forte di una spirale di rancori, vendette e ritorsioni tra le varie milizie ed eserciti. Ascoltiamo Domenico Chirico di Amnesty International Italia.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale