[Questa è la voce di Parastoo Ahmadi che su youtube ha sfidato l’obbligo dell’hijab e il divieto, imposto alle donne, di cantare in pubblico: è stata arretata e poi rilasciata, ora rischia un processo. Questa è Ad Alta Velocità oggi 17 dicembre 2024: nello stesso giorno del 1938 viene scoperta la fissione nucleare dell’Uranio da parte di Otto Hahn, poi premio Nobel 6 anni dopo. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo di guerra. Nei primi 11 mesi del 2024 i conflitti armati e i disastri naturali hanno provocato 200mila morti e 117 milioni di sfollati; tra le vittime anche 283 operatori umanitari, che hanno perso la vita mentre lavoravano sul campo per portare aiuto alle popolazioni colpite dalle emergenze.
A lanciare l’allarme è l’organizzazione umanitaria CESVI, che sottolinea come quest’anno sia stato caratterizzato da un drammatico paradosso: «a fronte di 300 milioni di persone al limite della sopravvivenza, è sempre più difficile e pericoloso per gli operatori umanitari portare aiuti». Attualmente nel mondo sono attivi ben 56 conflitti armati, il numero più alto dalla Seconda Guerra Mondiale, e da gennaio 2024 ad oggi si sono verificati oltre 100 disastri naturali legati al clima, uno ogni tre giorni.
È in questo quadro allarmante che gli operatori umanitari lavorano in prima linea ogni giorno per aiutare la popolazione – nel 2024 hanno già raggiunto almeno 116 milioni di persone – esponendosi a rischi sempre più elevati per la propria incolumità. Ascoltiamo Giulio Cocchini di Cesvi dalla Striscia di Gaza, uno dei peggiori teatri di emergenza umanitaria.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale