Suicidi e morte da inizio anno: l’insostenibile condizione delle carceri italiane


 

Questo è il momento in cui Amadeus e Marco Mengoni hanno cantato Bella Ciao durante la conferenza stampa per dimostra che a Sanremo non andrà in onda teleMeloni. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 7 febbraio 2024, anno II della guerra, anno 4° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di carcere.  Il conto dei suicidi dietro le sbarre, dopo gli ultimi 2 a Verona e Carinola, arriva a 15 morti dal primo gennaio 2024, quindi in poco più di un mese. Si toglie la vita un detenuto ogni due giorni per quello che può essere un anno nero dopo quello record del 2022.

Insorgono i sindacati di polizia penitenziaria come il Sappe: “Siamo costernati ed affranti: un detenuto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta per lo Stato e per tutti noi che lavoriamo in prima linea”. La situazione non solo è intollerabile ma sta assumendo i caratteri di un vero e proprio dramma su cui bisogna intervenire. Ascoltiamo Alessio Scandurra di Antigone, intervistato da Fabio Piccolino.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale