Una legge di iniziativa popolare per introdurre il reato di omicidio sul lavoro


 

Questo è uno dei momenti drammatici durante il terremoto in Marocco: oltre 2mila morti per un cataclisma che segue quello di inizio 2023 nel sud della Turchia e nord Siria. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 11 settembre 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi torniamo a parlare di sicurezza e morti sul lavoro. È in corso la raccolta di firma per una proposta di legge popolare che vuole introdurre il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro. Nel 2022 ci sono state 1090 vittime e nel 2023 si marcia a 80 morti al mese nel primo semestre mentre sono 4 milioni i lavoratori e le lavoratrici vittime di infortuni.

Nell’appello sul sito leggeomicidiosulavoro.it si legge: “In Italia è diffusa una cultura che vede nella salute e nella sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici un costo da ridurre per aumentare i profitti. Per questo siamo convinti che serva un reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro: un deterrente contro chi vuole speculare sulle vite di chi lavora”. Oltre all’artista Zerocalcare a firmare è stata anche Emma Marrazzo, la mamma di Luana D’Orazio, la giovane lavoratrice uccisa dall’orditoio manomesso nella sua fabbrica. Ascoltiamola