Alla deriva


“È necessario e urgente che vengano messi a punto protocolli di ricerca e soccorso strutturali e che le autorità competenti proteggano e difendano l’integrità fisica e psichica dei profughi e garantiscano loro l’approdo in un porto sicuro come previsto dalle Convenzioni internazionali, dal diritto del mare, e dalle nostre Costituzioni democratiche”.

Lo chiedono le associazioni umanitarie Emergency e Open Arms, che hanno dato notizia degli ennesimi salvataggi in mare: “276 persone in condizioni di estrema vulnerabilità, in tre differenti operazioni. Molti di loro erano alla deriva da 3 giorni senza cibo né acqua”.