Bavaglio turco


Si è aperto a Istanbul uno dei processi contro i giornalisti dopo il tentato golpe dello scorso anno. Tra gli imputati c’è Nazli Ilicak, una delle firme storiche del Paese. Alla prima udienza hanno partecipato molte organizzazioni per la libertà d’espressione: dallo scorso 15 luglio sono 150 i reporter finiti in carcere.

L’azione repressiva è favorita dallo stato d’emergenza proclamato nel Paese che ha portato alla sospensione delle garanzie democratiche di tutti i cittadini turchi. Nell’ambito delle inchieste sul fallito golpe sono stati eseguiti decine di migliaia di arresti in ogni settore della vita pubblica, dalla politica all’esercito, dalla magistratura, alla scuola e, ovviamente, in quello dell’informazione.
Articolo 21, insieme a Fnsi NoBavaglio Pressing e tante organizzazioni per i diritti umani, continua a portare avanti la campagna contro il bavaglio turco, senza mai abbassare la guardia.