Al via la campagna “Rising Together”: promuovere lo sport per tutti attraverso il rugby


Rising Together

Al via la campagna che si rivolge a chi pratica sport e a chi lavora nell’educazione e nelle organizzazioni sportive, oltre che alle istituzioni, utilizzando il rugby come strumento per promuovere il diritto di accesso allo sport per ogni persona, indipendentemente da orientamento sessuale e identità di genere.


In occasione della Settimana europea dello sport 2023 parte la campagna Rising Together, in italiano “Più in alto insieme – Apri il tuo sport a tutti i generi e le sessualità”, nell’ambito del progetto EU SGS, Sport for all Genders and Sexualities, condotto in Italia da AiCS. La campagna si rivolge a chi pratica sport, a chi lavora nell’educazione, ai club, alle organizzazioni sportive, alle NGO, alle istituzioni, alla politica richiamando il diritto di accesso allo sport per ogni persona indipendentemente da orientamento sessuale e identità di genere.

Nonostante la recente depatologizzazione delle persone transgender da parte dell’OMS nel 2018 e le nuove linee guida del CIO del 2021, che hanno vietato l’obbligatorietà dei test ormonali, decisioni come quella della federazione internazionale di Scacchi di bandire le donne trans dalle competizioni femminili hanno fatto molto discutere.

Rising Together utilizza il Rugby come esempio, uno sport fisico spesso associato alla mascolinità, che evidenzia le differenze tra i giocatori per altezza e dimensioni. Queste differenze sono essenziali nel rugby, soprattutto in situazioni come il sollevamento della rimessa laterale, come mostrato nelle immagini della campagna. Nel Rugby, come in molti altri sport, corpi differenti sono un vantaggio, non un punto debole.

Il sessismo e l’omotransfobia sono ancora un problema nello sport: i dati della ricerca Outsport del 2019 hanno dimostrato l’impatto della discriminazione sugli atleti LGBTI, mentre i numeri relativi alle donne nella governance sportiva sono prossimi allo zero.

La campagna prevede azioni sui social media e la pubblicazione di 10 storie di atlete e atleti transgender, intersessuali e di persone loro “alleate” nello sport, in 4 lingue diverse. I risultati e le reazioni delle prime settimane saranno presentati il 9 e 10 novembre a Barcellona, insieme alla nuova ricerca della German Sport University di Colonia, durante il Forum internazionale dello sport amatoriale “Sport Impacts All”, organizzato da CSIT. La campagna proseguirà fino a settembre 2024.