Caro sport, Federconsumatori misura l’aumento dei costi per i ragazzi: +15,9% rispetto al 2022


Caro sport

Federconsumatori ha monitorato i costi dello sport per i ragazzi, rilevando un aumento medio del 15,9% rispetto al 2022. Il nuoto risulta la disciplina più dispendiosa, la pallavolo quella meno cara.

Non bastava la stangata autunnale (+2.924,70 euro a famiglia tra bollette, materiale scolastico, libri e riscaldamento), non bastava nemmeno la continua corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti e degli alimentari (+2.180,20 euro), a gravare sulle tasche delle famiglie da settembre/ottobre ci saranno anche i costi delle attività sportive per i ragazzi.
Studi medici e ricerche confermano che, per promuovere un corretto stile di vita, è indispensabile svolgere abitualmente attività sportiva: praticare attività fisica con regolarità, infatti, promuove la crescita e lo sviluppo nell’infanzia, con molteplici benefici per la salute fisica, mentale e cognitiva.
I costi per praticare attività sportive risultano, però, spesso proibitivi per le famiglie, specialmente in questa fase.
L’ O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi di corsi e attrezzatura, rilevando un aumento medio del 15,9% rispetto al 2022.
Dal monitoraggio emerge che le attività più costose, sempre prendendo in esame il costo del corso e dell’attrezzatura, sono il nuoto (con un costo complessivo di 1.054,00 euro), il tennis (962,00 euro l’anno) e il calcio (910,80 euro l’anno).
Lo sport più economico risulta invece la pallavolo, il cui costo ammonta a 648,50 euro l’anno.
A tali importi vanno inoltre aggiunte le spese di iscrizione che, a seconda del centro sportivo scelto, possono variare mediamente dai 35 ai 150 euro.

Per quanto riguarda il confronto con lo scorso anno emerge che aumentano in misura maggiore i costi per il corso di tennis, nuoto e basket e arti marziali.
Oltre a quelli più tradizionali emergono nuove tendenze anche in tema di sport: dal padel al rugby, dalla pallanuoto al crossfit, dal canottaggio all’arrampicata, ce n’è davvero per tutti i gusti. L’O.N.F. ha monitorato anche i costi di questi sport e della relativa attrezzatura. Emerge che, tra questi, il più oneroso è il canottaggio, con un costo complessivo (corso + attrezzatura) di 992,90 euro l’anno.

È bene ricordare che, per alleggerire in parte i costi sostenuti dalle famiglie per le attività sportive dei propri figli, nella dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione al 19% le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 18 anni. L’importo massimo detraibile è pari a 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori.
Tale detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.
Inoltre, per permettere ai propri figli di praticare attività sportive senza affrontare costi eccessivi, ricordiamo ai genitori che molte scuole e/o parrocchie, nonché gli impianti comunali, organizzano corsi a costi spesso contenuti rispetto a quelli praticate da centri sportivi e palestre. Presso tali centri è possibile risparmiare anche oltre il 48% rispetto ai costi riportati in tabella.