Col cuore si vince sempre


colcuoreDa domani al 5 giugno a Campodoro, in provincia di Padova, il festival in cui lo sport diventa percorso di formazione e rieducazione. La polisportiva Pallalpiede presenta il progetto “arbitri per un giorno” con i detenuti della casa di reclusione Due Palazzi che arbitreranno le partite disputate dalle 35 squadre ospiti.

 

Oltre 400 bambini delle società sportive di Padova e provincia giocheranno in contemporanea negli impianti R. Tizian di Campodoro e sarà un meeting indimenticabile che riunirà i ragazzi e le loro famiglie da Padova a Cittadella, da Cologno Monzese a Nottingham.
La presenza della polisportiva Pallalpiede evidenzia l’importanza dello sport come strumento di educazione, accoglienza, relazione ed incontro, oltre a trasmettere ai giovani atleti un esempio di applicazione sul campo di valori quali correttezza, lealtà e disciplina. L’iniziativa, promossa dal comune di Campodoro con il patrocinio della Nuova Provincia di Padova e la partecipazione del progetto “Erasmus” – Comunità europea e “Arbitro per un giorno”, rappresenta un punto di riferimento nel calendario degli eventi calcistici locali, perseguendo l’obiettivo primario di promuovere l’aspetto umano e sociale della persona.
“La casa di reclusione – ha detto Paolo Mario Piva, presidente polisportiva Pallaalpiede – è una realtà che cerca di guardare all’esterno con iniziative soprattutto sportive. Lo sport infatti offre anche ai detenuti una possibilità di rieducazione, di entrare nel circuito dei permessi, di ritornare in contatto con l’esterno. Il senso è che lo sport aiuta a ripercorrere, rileggere e rielaborare, prendere coscienza degli errori commessi ed essere consapevoli che senza regole non esiste società”.